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Meditazione: 7 consigli per cominciare a meditare regolarmente

donna seduta a gambe incrociate consigli per cominciare a meditare

Prima di far entrare la meditazione nella mia vita, anche io credevo fosse qualcosa di complicato, non per tutt*.

In questo articolo cercherò di spiegare perché invece la meditazione è per tutti e ti darò 7 consigli per cominciare a meditare regolarmente.

Mi sono avvicinata alla meditazione attraverso lo yoga. Mi ricordo perfettamente la prima volta in cui ho percepito di aver meditato, di essere riuscita a vivere pienamente il “qui e ora”. La sensazione di serenità e calma che ne è seguita mi ha fatto comprendere quale fosse la strada che avrei dovuto percorrere.

La meditazione, non sto esagerando, mi ha cambiato la vita in meglio, aiutandomi a non lasciarmi sopraffare dalle difficoltà e dai pensieri negativi, rendendomi più presente a me stessa e agli altri, più empatica e capace di accettazione. Per questo, vorrei riuscire a trasmettere l’importanza della meditazione ed aiutare chi ne avrà voglia ad intraprendere questo percorso.

Dopo diversi anni, un corso da insegnante, ma soprattutto dopo un numero infinito di pratiche, guidate e in solitudine, mi sento di poter dare alcuni consigli a chi vorrebbe avvicinarsi a questo mondo, ma ha difficoltà a farlo, a causa di ostacoli percepiti o falsi miti, ma anche a chi già medita e vorrebbe trovare una maggiore regolarità.

Partiamo dalla considerazione più importante: la meditazione è per tutt*. Per cominciare a meditare non è necessario essere “particolarmente zen”, “predispost*” o avere chissà quale caratteristica mistica. Se veramente desideri avvicinarti alla meditazione, c’è una sola cosa di cui hai bisogno: te stess*.

Un falso mito 

Quando si parla di meditazione, spesso si dice che meditare significa “liberare la mente”. Non riuscire a non avere pensieri può generare, in chi si avvicina alla meditazione, un senso di incapacità e frustrazione“Ma come? Tutt* mi dicono che meditare è semplice, eppure io continuo a non riuscire a liberare la mente”. Molte persone si lasciano convincere di “non essere portate per la meditazione” oppure che meditare sia qualcosa di estremamente complicato.

Il falso mito è proprio questo: meditare non significa “liberare la mente”. 

Secondo la tradizione buddhista, la nostra mente è come una scimmia impazzita: salta da una parte all’altra, corre, vive nel caos. Di conseguenza, quando cominciamo a meditare, o anche solo a rilassarci, la nostra mente inizierà a saltare da un pensiero all’altro.

Lo scopo della meditazione non è “liberare la mente”, ma prendere consapevolezza dei propri pensieri ed emozioni, senza giudicarli e senza lasciarsi sopraffare da questi: notarli, prenderne atto, lasciarli scorrere. Concentrarsi su un oggetto di meditazione (ad esempio, il respiro), ci aiuta a non aggrovigliare la mente sui pensieri che sorgono e a raggiungere con più semplicità uno stato meditativo, in cui riusciamo a vivere pienamente il presente.

Raccontato in questo modo non sembra più tanto difficile, vero?

Ritengo sia difficile dare consigli per cominciare a meditare che siano “universalmente” validi, perché ognun* di noi è un individuo con specificità sue, tali per cui il miglior approccio alla meditazione sarà diverso da individuo a individuo.

Tuttavia, ho cercato di riassumere alcuni consigli che ritengo validi per tutt*, o quasi.

1. Trova un luogo in cui difficilmente sarai disturbat*

Nonostante sia possibile meditare anche in mezzo a situazioni caotiche, all’inizio è consigliabile trovare un luogo in cui non sarai disturbat*. 

2. Scegli una posizione comoda

Una posizione comoda è necessaria perché, se durante la pratica subentra una sensazione di fastidio fisico dovuto alla posizione assunta, la meditazione sarà disturbata e, quasi sicuramente, vi troverete a doverla interrompere.

Se praticate sedut* per terra o su un tappetino, un cuscino (da meditazione, ma anche tradizionale) può aiutarvi a trovare la “vostra” posizione.

Non è necessario sedersi per terra. Ci si può sedere su una sedia o su una panca, oppure da sdraiati. Quale sia la posizione scelta, fate attenzione a rispettare il punto successivo.

3. Mantieni la colonna vertebrale dritta, ma non rigida

Mantenere la colonna vertebrale dritta è importante per poter lasciar fluire la respirazione, dall’addome al torace.

Se decidete di meditare in posizione sdraiata, fatelo su una superficie non morbida, in modo da non sprofondare. 

4. Rilassa le spalle, il collo e la mandibola 

Senza rendercene conto, spesso tendiamo a contrarre le spalle, il collo e la mandibola.

Non serrare i denti, permetti alla tua mandibola di rilassarsi. 

5. Se ti viene da sbadigliare, non trattenere e concediti di sbadigliare profondamente 

Per chi pratica yoga e meditazione, lo sbadiglio “può rappresentare una guida interiore e sicura nella respirazione completa”.

Per approfondimenti, rimando all’articolo “Elogio dello sbadiglio” di Maurizio Morelli su Yoga Journal.

6. Concentra la tua attenzione sul respiro, cercando di far partire la respirazione dall’addome

Concentra la tua attenzione sulla respirazione.

Respira con il diaframma, quindi facendo partire la respirazione dall’addome.

Inspira, concentrandoti sull’aria che entra dalle narici, gonfia la tua pancia e poi, lentamente, espira, sgonfiando l’addome.

Puoi contare i respiri, oppure semplicemente concentrarti sulla sensazione dell’aria che entra ed esce dal tuo corpo.

7. Se arrivano pensieri a distrarti, accettali, senza giudicarli, poi torna a concentrarti sul respiro

È molto probabile che arriveranno pensieri a distrarti. Non soffermarti su di essi, semplicemente notali, accoglili senza giudizio, e poi torna a concentrarti sul respiro.

Se desideri approfondire, puoi partecipare gratuitamente alla prima lezione dei miei corsi di meditazione oppure di respirazione e meditazione.