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I 7 Chakra: cosa sono e perché è importante conoscerli

pietre chakras

Cosa sono i sette chakra? E perché è importante conoscerli, se si pratica yoga?

“Chakra” è un termine sanscrito, apparso per la prima volta nei Veda (testi sacri dell’induismo, datati tra il 1500 e il 1000 a.c.), che significa “ruota”, “disco”.

I chakra sono i centri energetici del nostro corpo, “ruote” in cui l’energia fluisce. Comprenderne il funzionamento è fondamentale per indirizzare correttamente la pratica yoga e per equilibrare corpo, mente e spirito, bilanciando l’energia.

La fisiologia sottile

I chakra si trovano nel nostro corpo sottile, una struttura energetica che, secondo la tradizione dell’Hata Yoga, convive con il nostro corpo fisico.

L’energia scorre dentro di noi attraverso le Nadi, i nostri canali energetici, che possiamo immaginare come linee intrecciate, di spessore variabile, distese lungo e intorno al nostro corpo.

Le Nadi principali sono tre: Susumna, Ida e Pingala. 

Susumna: la più importante, si posiziona all’interno della colonna vertebrale. Collega terra e cielo, e l’energia al suo interno rappresenta la vita, il livello di coscienza più elevato.

Ida e Pingala, invece, hanno forma di spirale e, partendo dalla base di Susumna, salgono lungo la colonna, intrecciandosi e congiungendosi all’altezza del capo, al centro della fronte.

Ida è collegata al lato sinistro del corpo, alla narice sinistra e all’emisfero destro del cervello. Conferisce all’energia qualità fredde, lunari, femminili, che favoriscono la creatività e l’intuizione.

Pingala è collegata al lato destro del corpo, alla narice destra e all’emisfero sinistro del cervello. Conferisce all’energia qualità calde, solari, maschili, che favoriscono l’analisi oggettiva e la razionalità.

I chakra, una moltitudine di centri energetici, sono collegati tra loro attraverso le Nadi.

I chakra assorbono l’energia, la metabolizzano e la redistribuiscono. Più semplicemente, possiamo immaginare questi sette chakra come centri energetici, dal cui equilibrio dipende il buon funzionamento del nostro corpo e della nostra psiche.

I chakra più importanti sono sette, e si posizionano su un percorso ascendente, dalla base della colonna vertebrale verso l’alto. I chakra possono essere bilanciati attraverso la pratica dello yoga e della meditazione, ma anche con la cristalloterapia e l’alimentazione.

Di seguito illustrerò le caratteristiche dei sette chakra e gli squilibri psicofisici a cui potrebbe portare il disequilibrio di ciascuno di questi.

1) Primo chakra: Muladhara, o Chakra della Radice

Il primo chakra, o Chakra della Radice, si trova alla base della colonna vertebrale, in corrispondenza del perineo, tra l’ano e i genitali.

È associato al colore rosso e all’elemento della Terra.

Il Chakra della Radice è il più elementare, ma fondamentale in quanto, trovandosi in basso, sostiene tutto quanto si colloca al di sopra. Nella pratica, è importante iniziare da questo livello per creare radici solide.

Se bilanciato, ci trasmette stabilità e sicurezza.

Dal punto di vista fisico, è connesso con il sistema osteo-articolare (ciò che ci sostiene), con i talloni (postura eretta), le unghie (difesa), le ghiandole surrenali (paura), il naso e il senso dell’olfatto, senso sottovalutato, che tuttavia determina le nostre preferenze in termini di alimentazione, del partner, dell’ambiente.

Se sbilanciato, può generare ansia, insonnia, incapacità di prendere decisioni, attacchi di panico, problemi di digestione.

2)Secondo chakra: Swadhisthana Chakra, o Chakra Sacrale

Il secondo chakra, o Chakra Sacrale, si trova in corrispondenza degli organi genitali.

È associato al colore arancione e all’elemento Acqua.

È il chakra della creatività, della libertà di esprimersi, del sesso.

Dal punto di vista fisico, è connesso con il sistema uro-genitale, la lingua, i reni, il sistema linfatico, l’intestino. Governa i fluidi del corpo e anche le emozioni.

Quando Swadhisthana è bilanciato, le nostre emozioni fluiscono attraverso di noi, ci sentiamo liberi di esprimerci, creativi e aperti al cambiamento.

Se sbilanciato, può generare debolezza emotiva, comportamenti compulisivi, paura di perdere il controllo in una relazione, problemi agli organi genitali, dolore cronico alla parte bassa della schiena, anemia, scarsa energia e complicazioni al fegato.

3)Terzo chakra: Manipura Chakra, o Chakra del Plesso Solare

Il terzo chakra, o Chakra del Plesso Solare, si trova nell’addome, sotto il diaframma, è associato al colore giallo e all’elemento fuoco.

La capacità digestiva è tra le sue funzioni principali. Dal punto di vista fisico, è connesso con lo stomaco, il pancreas, il diaframma. E’ inoltre associato agli occhi.e al senso della vista.

L’energia di questo chakra favorisce comportamenti volti a interagire in modo utile e vantaggioso con la realtà esterna, come la fiducia in noi stessi, lo spirito d’iniziativa, il potere personale, la volontà di possesso. Con il senso della misura e la disciplina è possibile valorizzare il potenziale evolutivo di questo chakra, tenendo sotto controllo la sua pericolosità.

Se sbilanciato, può comportare disturbi digestivi e metabolici, acidità, dipendenza da sostanze stimolanti, fatica, fobie sociali, ambizione sfrenata, complesso di inferiorità, megalomania, volontà di dominio, senso di inferiorità, dipendenza dal potere.

4)Quarto chakra: Anahata Chakra, o Chakra del Cuore

Anahata Chakra, o Chakra del Cuore, si trova in corrispondenza del cuore, è associato al colore verde e all’elemento dell’aria.

Dal punto di vista fisico, controlla il cuore, la gabbia toracica, il diaframma (insieme a Manipura Chakra), il sistema circolatorio, i polmoni e il sistema respiratorio.

L’energia di Anahata è molto potente, ma instabile. Per riuscire ad equilibrarla è necessario aver armonizzato i tre chakra inferiori.

Se bilanciato e armonizzato, Anahata conferisce capacità di ascolto e di accettazione, di provare amore ed empatia e di comportarsi con generosità

Se sbilanciato, può comportare incapacità a gestire relazioni affettive, ansia, asma, debolezza del sistema immunitario, disturbi circolatori, mancanza di empatia.

5)Quinto chakra: Vishuddha Chakra, o Chakra della Gola

Il quinto Chakra, o Chakra della Gola, si trova alla base della gola, è associato al colore azzurro e all’elemento etere, il più sfuggente e difficile da definire, tra gli elementi sottili.

Collocato nel plesso faringeo, controlla l’area della gola, la tiroide, la bocca, il viso, le orecchie e l’udito.

La sua energia ci aiuta nella capacità di mettere in comunicazione, collegare, mettere in relazione, dire la verità.

Un suo cattivo funzionamento può comportare problemi di voce, balbuzie, difficoltà a comunicare, riduzione dell’udito, squilibri della tiroide, rigidità espressiva, torcicollo, timore di parlare o, al contrario, logorrea.

6)Sesto chakra: Ajna Chakra, o chakra del Terzo Occhio

Il sesto Chakra, o Chakra del Terzo Occhio, si trova al centro della fronte, è associato al colore viola o indaco e il suo elemento è la luce.

“Ajna” significa comando, potere illuminato.

Dal punto di vista fisico, il suo centro di relazione con il corpo è l’ipofisi, una ghiandola endocrina posta al centro della testa. Governa inoltre le tempie, la fronte, il sistema nervoso centrale e la parte alta della nuca.

La sua funzione principale è coordinare gli impulsi della coscienza con i bisogni della vita materiale. Se armonizzato, conferisce lucidità di pensiero, intuizione e capacità di immaginazione.

Se sbilanciato, può comportare nevrosi, allucinazioni, ossessioni, frequenti emicranie, esaurimento nervoso, tremori, confusione.

7)Settimo chakra: Sahasrara Chakra o Chakra della Corona (Centro dei mille petali)

Il settimo Chakra, o Chakra della Corona, si trova in corrispondenza della fontanella del capo, e si espande verso l’alto (esternamente, quindi, al corpo fisico). Il suo colore è il viola. Non è collegato a nessun elemento, ha come qualità la leggerezza, ed è in relazione con la parte più elevata della mente. Controlla il sistema nervoso e il cervello.

Il numero mille (associato ai petali) suggerisce possibilità infinite. La sua funzione è quella di mantenere la nostra consapevolezza, limitata nel tempo e nello spazio, in contatto con la dimensione eterna. La sua energia governa la spiritualità e la saggezza.

Per bilanciare questo chakra è necessario, innanzitutto, che i sei chakra sottostanti siano armonizzati ed equilibrati, oltre a un’apertura dei canali di comunicazione con il corpo e con il respiro. Accedere al settimo chakra è possibile soprattutto grazie alla meditazione, attraverso una respirazione fluida e una mente silenziosa.

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