Yoga con I bambini: perché può essere utile e divertente?
Lo yoga è, innanzitutto, unione delle componenti dell’essere: corpo, mente e spirito.
La ricerca di tale integrazione ci aiuta a giungere a una condizione di armonia ed equilibrio, oltre ad avere numerosi benefici psico-fisici.
I bambini sono esseri umani giocosi e sociali. Lo yoga può regalare loro divertimento, fiducia in sé stessi, equilibrio fisico e mentale, capacità di concentrazione, forza interiore e valori quali la cooperazione, l’armonia con la natura, l’amore per gli animali, per gli altri esseri umani e per sé stessi, in contrapposizione a input negativi spesso trasmessi, purtroppo, dalla società (egoismo, attaccamento agli oggetti a scapito dell’esperienza, violenza).
Per avvicinare bambine e bambini al mondo dello yoga non è necessario avere competenze specifiche in questo mondo: lo yoga può e deve essere gioco, per i bambini. Certo, è utile seguire alcune linee guida, per far sì che diventi un’esperienza creativa, ludica, di movimento, senza tuttavia commettere errori.
In questo articolo fornisco 5 consigli per praticare yoga con i bambini e per avvicinarli al mondo della respirazione. Per chi volesse approfondire, qui trovate in vendita il mio eBook “Yoga per bambine e bambini”.
1- L’importanza del gioco
La pratica yoga deve essere vissuta come un divertimento, un’attività ludica. Non cominciamo quindi a dare istruzioni o compiti da svolgere, ma lasciamo loro libertà di espressione, coinvolgendoli.
2- Stimoliamo la creatività e l’immaginazione
Quasi tutte le Asana hanno il nome di un animale, di un oggetto, di un fenomeno o di un elemento. Prima di arrivare alla posizione, partiamo, ad esempio, dal verso dell’animale, chiedendo ai bambini se lo conoscono, se sono in grado di ripeterlo, oppure dall’immagine dell’animale, chiedendo di provare a replicarla. Lasciamo loro un tempo per esprimersi liberamente in merito, stando però attenti a focalizzare la loro attenzione (e a non perderla).
3 – Partiamo con poche posizioni
Nei primi incontri è opportuno non introdurre troppe posizioni, soprattutto con bambini più piccoli (possiamo anche introdurne solo due o tre), per lasciare libertà di espressione e consentire, nello stesso tempo, di sviluppare consapevolezza e coscienza rispetto ai simboli utilizzati e alla pratica.
4 – Utilizzare storie per creare le sequenze
Dato che le posizioni yoga richiamano prevalentemente oggetti ed animali, sarà piuttosto semplice riuscire a creare una sequenza, passando da una posizione all’altra. Nel mio eBook trovate un esempio pratico.
5 – Terminare l’incontro con il rilassamento e la condivisione dell’esperienza
Dopo la sequenza di Asana, è sempre opportuno inserire, prima di terminare la pratica, un momento di silenzio e rilassamento (che può durare pochi istanti così come qualche minuto), in modo che diventi un’abitudine.
Dopo il rilassamento, lasciamo che bambine e bambini abbiano il tempo di condividere i pensieri e le emozioni provate durante la pratica.
Questi sono alcuni consigli, che spero, possano darti uno spunto su come avvicinare i bambini al mondo dello yoga.
Ricordiamoci: lo yoga non è (solo) esercizio fisico, è in primis una filosofia in grado di portare benessere ed armonia.